Sul ruolo pubblico delle religioni. In dialogo con Silvano Petrosino

In ascolto della parola

Sulla scia degli ultimi incontri promossi dalla SPES, in cui è stata approfondita la lettura dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato sii”, si colloca l’intervento del Silvano Petrosino, tra le voci più autorevoli del dibattito filosofico attuale. Al centro della sua riflessione la domanda attorno al ruolo pubblico delle religioni: ostacolo o risorsa?
Nel suo dialogo col direttore della SPES, Petrosino ha riconosciuto alle religioni un importante ruolo politico-sociale; esse contribuiscono alla creazione del vincolo civile, “controllano” le anime (e la paura che le scuote) e sostengono il processo di costruzione identitaria di un popolo e dei suoi membri. Questa identità, osserva Petrosino, può realizzarsi sia nell’opposizione all’altro, generando chiusura e inimicizia, sia in relazione con l’altro, favorendo dialogo e amicizia. Alternativa tutt’altro che banale.
Petrosino ha poi sottolineato come il compito delle religioni sia soprattutto quello di testimoniare a tutti che “c’è dell’Altro”, scuotere l’uomo che agisce nel modo come padrone e invitarlo a una maggiore umiltà. Nel dire questo Petrosino si sofferma a lungo sulla distinzione fondamentale tra religiosità e religione. La religiosità, sostiene, non è una scelta, è condizione imprescindibile dell’uomo, che fa esperienza di una Alterità che non può essere evitata né dominata. La religione, invece, è una creazione umana: consiste in un sistema di pratiche e di riti, attraverso le quali l’uomo cerca paradossalmente di contenere “l’eccedenza”, il mistero della vita, la sua religiosità, serve a proteggersi dal divino, che è allo stesso tempo affascinante e pericoloso.
Da sottolineare, infine, una provocazione particolarmente interessante: il Cristianesimo, afferma Petrosino, non è una religione; Gesù non ha fondato una religione, afferma, perché… non ne aveva bisogno. Non c’è bisogno di proteggersi da un dio tremendo e vendicativo, che esige sacrifici e olocausti in cambio di benefici. Gesù ristabilisce il rapporto con Dio che gli è Padre e la relazione è fondata sulla gratitudine, non sullo scambio. Gesù è liberazione.
Molti altre sono le suggestioni offerte da Petrosino nella sua riflessione e meritano di essere riascoltate.

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Per continuare a rifettere :

• Silvano PETROSINO: Gli idoli del virus

• Silvano PETROSINO: Conformismo e anticonformismo

• Monica MARTINELLI: Appunti per una lettura della società contemporanea

• Silvano PETROSINO: Sulla comunicazione che non c’è

• Silvano PETROSINO: Le ragioni dell’idolo_tentazione o destino

• Monica MARTINELLI: Religion in Secularized and Post-secularized

• Monica MARTINELLI – Mauro MAGATTI: The Potential Role of Religion in the Public Sphere

 

 

 

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